Vinitaly da tutto esaurito: stappate 600mila bottiglie

Mantovani: «Aziende soddisfatte l’Italia si conferma leader nelle esportazioni»

Un Vinitaly da quasi 600mila bottiglie stappate e 130mila bicchieri utilizzati per le degustazioni nei vari stand e padiglioni. Sono i numeri della 49esima edizione del salone internazionale dedicato al vino, su cui oggi calerà il sipario. Secondo uno studio dell’ente fieristico, l’imponente numero di bottiglie aperte dagli espositori, per la precisione 576mila, produrrà con oggi 2,8 tonnellate di tappi di sughero e 200mila tonnellate di vetro.
Le due giornate che hanno attirato il maggior numero di visitatori sono state indubbiamente domenica e lunedì, ma anche ieri i dati di afflusso registrati sono risultati in linea con gli anni scorsi, come rivela il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani.
«Abbiamo chiuso il terzo giorno di Vinitaly con un dato tendenziale buono, che ci fa presupporre che ci avvicineremo ai risultati delle scorse edizioni», spiega Mantovani. «Sono aumentate molto le presenze dai grandi mercati internazionali, soprattutto quelli dove l’Italia è leader nelle esportazioni, come gli Stati Uniti, la Germania, il Nord Europa, la Francia, la Gran Bretagna. E ci risultano in crescita anche Paesi come la Cina e altri dell’Est Asiatico. Le aziende sono molto soddisfatte».
Un risultato che era non del tutto scontato. Quest’anno infatti il Vinitaly, per evitare che cadesse a ridosso delle festività pasquali, è stato anticipato di una settimana, a soli cinque giorni di distanza dalla conclusione di Prowein, la rassegna concorrente di Dusseldorf, che si è tenuta dal 15 al 17 marzo. I timori che ciò potesse avere ripercussioni negative sulla buona riuscita del Vinitaly si sono dimostrati infondati. Anzi, non è escluso che molti buyers in arrivo dai mercati più distanti abbiano approfittato della vicinanza di date per fermarsi più tempo in Europa e visitare prima Prowein e poi il Vinitaly.
I riscontri, prima che dai dati ufficiali (diffusi probabilmente oggi), arrivano dal tutto esaurito che si è registrato in questi giorni. Negli alberghi di Verona e provincia. Nei parcheggi che si trovano nei dintorni della fiera, che già a metà mattina pullulavano di auto. Stracolme anche le navette che fanno la spola tra il centro della città, i parcheggi scambiatori e viale del Lavoro, in particolare nelle ore di punta, ovvero la mattina intorno alle 9 e la sera verso le 18,30.
Un Vinitaly dove non sono mancate le novità, a cominciare dal successo sui social media: il salone veronese del vino è riuscito a raggiungere quest’anno gli 11mila follower su Twitter e i 116mila “like” sulla pagina ufficiale di Facebook. A fare il loro debutto tra i padiglioni, in questa edizione 2015, i produttori di vini vegani, ovvero ottenuti senza sostanze di origine animale, con 35 cantine presenti rivolte a una nicchia di mercato di 800mila vegani solo in Italia. M.Tr.

fonte: larena.it