Bordeaux: la patria del vino

Siamo in Francia nella zona sud-ovest e qui si trova la zona vinicola probabilmente piu influente al mondo: Bordeaux. Questo perchè la storia vinicola è di oltre 300 anni (basti pensare che in Italia è molto piu breve. Un esempio qui si usa la barrique da 225-250 litri da sempre mentre da noi si utilizza dalla fine degli anni 80 perchè prima sempre abituati alla botte grande). Inoltre qui abbiamo un importantissima scuola di enologia dove si sono create le piu grandi di produzione ormai utilizzate in tutto il mondo.

La coltivazione è prevalentemente a bacca rossa e i vitigni sono.

  • Cabernet Sauvignon
  • Cabernet Franc
  • Merlot
  • Malbec
  • Petit Verdot
  • Gamay

I primi tre sono i maggiormente utilizzati. Nel Médoc si utilizza 60-70% Cabernet Sauvignon e il resto gli altri vitigni e da qui nasce il classico taglio bordolese (taglio e non uvaggio perchè le uve maturano separatamente).

Il Merlot si usa principalmente nel Libournais e soprattutto nel comune di Pomerol (qui nasce Petrus uno dei vini più cari al mondo 95% Merlot e 5% Cabernet Franc).

Il Cabernet Franc si usa molto a Saint Emilion (Cheval Blanc è un taglio con 65% di Cabernet Franc).

A 40 km a sud di Bordeaux si coltivano anche Sauvignon, Semillion e Muscadelle. Questi tre vitigni danno vita al Sauternes forse il piu importante vino dolce del mondo.

Ecco le varie zone:

1. Médoc (Lesparre-Médoc)

Il Médoc è la regione triangolare che si estende nella parte nord-ovest di Bordeaux. Solo le vigne a bacca rossa possono beneficiare dell’appellation AOC Médoc e Haut-Médoc. Questa zona è un’importante fornitrice di rossi solidi ed affidabili dalla caratteristica sfumatura rotonda. In gioventù i vini sono vigorosi, tannici e asciutti. Nel tempo evolvono arrotondandosi, rimanendo però massicci, piuttosto rustici, dal colore intenso e gustosi. Lesparre-Médoc è uno dei comuni più a settentrione del Médoc, con una superficie vitata di 107 ettari ed un terroir molto vario, argillo-sabbioso a nord, calcareo a sud.

2. Haut-Médoc

I banchi ghiaiosi e ben drenati che conferiscono ai vini dell’Haut-Médoc (si chiama così, anche se è piu a sud del Médoc, perchè è dovuto al corso del fiume)  carattere e qualità, si estendono lungo le rive del fiume Gironde, protetti dall’oceano grazie alla foresta a ovest. I Crus Classés si trovano sui banchi ghiaiosi rivolti a nord-est, dove la ghiaia è più profonda. L’Haut Médoc si divide in comuni, sei dei quali costituiscono il cuore del Médoc, da nord a sud sono:

– Saint Estèphe

È il più a nord dei famosi comuni che costituiscono il cuore del Médoc. La Jalle du Breuil (“Jalle” nel dialetto guascone significa “corso d’acqua”), lo divide da Pauillac, drenando tre dei cinque Crus Classés di St.-Estèphe: Château Cos d’Estournel, Cos Labory e Lafon-Rochet. La ghiaia dilavata dal fiume Gironde diminuisce e aumenta la componente argillosa, rendendo il suolo più pesante ed il drenaggio più lento. I vini sono tendenzialmente più freschi, più corposi e solidi e spesso meno profumati, ma tutt’altro che privi di sapore.

– Pauillac

È sicuramente al primo posto tra i comuni nell’area di Bordeaux, grazie ai tre 1er Crus Classés: Château Lafite-Rothschild, Latour, Mouton-Rothschild. I rilievi ghiaiosi del Médoc, detti croupes, qui diventano quasi un profilo collinare. Una conquista in questa area costiera dove il più semplice rilievo del terreno diventa un punto di osservazione. I vini di Pauillac possiedono l’aroma ed il gusto della frutta fresca e del rovere, finezza e sostanza, un sentore di sigari, un’idea di dolcezza e soprattutto vigore.

– Saint  Julien

Nessun altro comune nella zona di Bordeaux può vantare un così gran numero di Crus Classés. Il comune è piccolo e la produzione ridotta, ma quasi tutto il suo territorio può essere considerato superlativo per la viticoltura. Tipici i rilievi ghiaiosi, tutti vicini al fiume o situati sui pendii rivolti a sud della valle, drenata dallo Jalle du Nord e dal Chenal du Milieu. I grandi Châteaux sono suddivisi in due gruppi: le tenute sulla riva del fiume Gironde ed il gruppo meridionale centrato sul villaggio di Beychevelle. I vini di St.-Julien sono la transizione tra quelli di Pauillac e di Margaux: morbidi e delicati dopo invecchiamento.

– Listrac-Médoc e Moulis-en-Médoc

Punto nodale del Médoc, tra St.-Julien e Margaux, rappresenta la sintesi meravigliosa delle qualità di entrambi. Non c’è alcun Cru Classé, solo la semplice appellation Haut-Médoc. A ovest i rilievi ghiaiosi prendono corpo per aprirsi poi a ventaglio nell’entroterra, culminando a Grand Poujieaux (nel comune di Moulis) e a Listrac. A questi due comuni sono state conferite appellations proprie. La qualità migliora in presenza del suolo ghiaioso; qui si trova lo Château ChasseSpleen, uno dei Cru Bourgeois Exceptionnel, classificazione onoraria (quasi un St.-Julien onorario) per morbidezza, bevibilità e solida struttura affinata nel rovere. Listrac si colloca su un pianoro più elevato, con sottosuolo calcareo sotto la ghiaia, ed è noto per i vini duri e tannici.

– Margaux

È la zona dove si produce il vino più raffinato e fragrante del Médoc e dove ci sono più secondi e terzi Crus Classés che in qualsiasi altra zona del Bordeaux. Gli Châteaux sono raccolti intorno al villaggio e le varie tenute sono frammiste una all’altra. Il terreno è quello con meno spessore e la massima proporzione di ghiaia, poco nutritivo per la vigna, ma risulta ottimo per drenare la pioggia e garantire grande qualità anche in annate piovose. Nelle buone annate, un buon Margaux può manifestare una delicatezza ed una persistenza aromatica superbe. Tra gli Châteaux da menzionare: Margaux, Palmer.

3. Graves

È la zona a sud della città di Bordeaux, caratterizzata da suoli particolarmente ghiaiosi e sabbiosi, perfetti per il drenaggio e con efficace funzione autoregolatrice della temperatura e dell’umidità. Condizioni eccellenti per lo sviluppo della vite. I vini risultano di equilibrio soave tra forza e finezza, di grande carattere, ricchi, complessi e longevi, sentori di terra e felce, tabacco e caramello. Unico distretto bordolese ugualmente famoso sia per i vini bianchi che rossi.

4. Pessac-Léognan

Il suo terreno arido, sabbioso e ghiaioso, forniva già alla regione il suo miglior vino rosso, almeno fin dal 1300, quando Papa Clemente V (di Avignone) mise a dimora la vigna dalla quale è nato lo Château Pape Clément. Solo attorno al 1660 prende corpo l’idea di un grande Bordeaux rosso, ad opera del proprietario dello Château Haut-Brion (1er C.C.). Dal 1987 Pessac-Léognan ha una propria appellation. La maggior parte del vino prodotto è rosso e l’uvaggio è simile a quello del Médoc, ma si differenzia per la produzione anche di vino bianco superlativo, quasi sempre da parte di Châteaux classificati per il vino rosso.

5. Sauternes e Barsac

Il Sauternes è stata l’unica area esterna al Médoc inclusa nella classificazione del 1855, i suoi vini dolci furono divisi in due classi: 1er Cru Classé (assegnato ad 11 Châteaux) e 2ème Cru Classé (assegnato ad altri 12 Châteaux). Per Château d’Yquem fu creato un livello apposito: 1er Cru Supérieur. Cinque i comuni autorizzati ad usare questa denominazione: Barsac, Bommes, Fargues, Preignac, Sauternes.Barsac, il comune più grande, può alternativamente usare Sauternes o Barsac. È uno dei vini di maggior durata al mondo, ma dipende dalle condizioni locali, dallo sviluppo di una micosi e da tecniche di viticoltura, raccolta e vinificazione speciali. Gli stili del Sauternes variano per intensità di colore e gusto: dalla fragranza fiorita all’opulenza e sontuosità.

6. Entre-Deux-Mers

È la zona dell’incantevole campagna racchiusa tra i fiumi Garonne e Dordogne. Sin dagli inizi degli anni ’50 i vini prodotti in questa zona erano prevalentemente a bacca bianca e solo nel 1974 il Syndicat ha riconosciuto l’AOC a quest’area. Attualmente la superficie vitata AOC Entre-Deux-Mers è di 32.500 ettari, di cui 2.000 dedicati alla produzione di vini bianchi AOC, con una produzione di 10.000 ettolitri/anno. I vini rossi beneficiano delle sole appellazioni Bordeaux o Bordeaux Supérieur.

7. Premières Côtes de Bordeaux

Una striscia di terra di 60 Km che si estende dal nord della città di Bordeaux fino all’appellation, poco conosciuta, di Bordeaux Ste-Macaire. Dalla stretta riva destra del fiume, di natura alluvionale, si elevano verso sud e sudovest colline di suolo ghiaioso calcareo, seguite da un pianoro nel quale il suolo si arricchisce di argilla: entrambe le zone producono vini di ottima concentrazione e personalità. Con una superficie vitata di circa 18.000 ettari, quest’area è particolarmente interessante: si presta tanto alla produzione di vini rossi a nord che di vini bianchi e moelleux a sud. Questi vini, nonostante siano caduti nell’oblio dopo la gelata del 1956, hanno ottenuto il riconoscimento AOC Premières Côtes de Bordeaux nel 1972.

8. Ste-Foy Bordeaux

Sainte-Foy-la-Grande è un’antica bastiglia fondata nel 1255 da Alphonse de Poitiers, fratello di Saint-Louis, allo scopo di difendere i suoi abitanti dalle continue incursioni degli inglesi. Nel 1303, dopo diverse successioni, fu resa alla corona d’Inghilterra. L’area copre una superficie vitata di circa 6.500 ettari di cui 1.100 a bacca bianca. Una volta vinificati possono essere commercializzati con la denominazione Bordeaux o Bordeaux Supérieur.

9. Libourne

La regione più dinamica del bordolese definita “la riva destra”, riferendosi al sistema di fiumi formato dal Garonne e dal Dordogne. Libourne è una sotto-prefettura a circa 30 Km a nord-est di Bordeaux, sita alla confluenza dei fiumi Dordogne e Isle; dona il suo nome a tutta la regione (Libournais). Antica bastiglia di origine anglosassone, fu fondata nel 1268 da Roger de Leybourne. I comuni più illustri sono St.-Emilion e Pomerol, nucleo centrale di una zona vinicola ben più ampia. L’appellation Fronsac detiene una posizione speciale come regione storica a sé; i suoi vini sono splendidamente fruttati e carichi di nettare.

-Pomerol

Distretto di soli vini rossi è per certi aspetti la nuova frontiera del bordolese. Gli Châteaux più ricercati del Pomerol spuntano prezzi più alti dei    1er Crus Classés del Médoc. Non esiste un vero centro cittadino, bensì piccole strade; ogni famiglia produce vino ed ogni casa sorge nel proprio vigneto. A est si trovano i migliori vigneti. I suoi vini suscitano immediata gradevolezza, il colore è intenso, l’aroma richiama le prugne mature ed è quasi pastoso, una grande concentrazione di tutte le qualità migliori: l’essenza di un grande vino. Il vitigno più diffuso è il Merlot. Non esiste una classificazione, ma Château Petrus è considerato al primo posto, seguito da altri eccellenti Châteaux.

 

– Saint Emilion

Splendida cittadina di epoca romana incastonata in una collina a ridosso del fiume Dordogne, considerata una piccola gemma rurale del bordolese, piena di cantine scavate nella roccia. Le vigne si estendono dietro la città sul pianoro ghiaioso e a fianco della città sui ripidi pendii calcarei (le Côtes). St.-Emilion produce vino rosso intenso dal gusto pieno che nelle annate più soleggiate e dopo un buon invecchiamento diventano quasi dolci. Le varietà di uva più diffuse sono Merlot e Cabernet Franc. Nel 1996 gli Châteaux sono stati divisi in: 1er G.C.C. tipo A (2 Cheval Blanc e Ausone), 1er G.C.C. tipo B (11) e G.C.C. (55).

17. Bourg e Blaye

Due città, due distretti situati sull’altro lato del fiume Gironde, rispetto al Médoc e che rispettivamente danno il nome a due importanti appellations per il vino rosso: Côtes de Bourg e Côtes de Blaye. Le colline irregolari coperte di boschetti rendono incantevole il paesaggio. I terreni sono composti principalmente di argilla su pietra calcarea. I vigneti sono impiantati principalmente con Merlot, Cabernet Sauvignon e Franc, oltre ad un po’ di Malbec. I vini hanno colore intenso e struttura carnosa e sono sufficientemente tannici da richiedere un buon invecchiamento. Producono anche un po’ di vini bianchi secchi e leggeri, con un buon rapporto qualità/prezzo.

Per chiudere ricordo una curiosità, ovvero a bordeux si bevono prima i vini rossi e dopo i vini bianchi in quanto questi ultimi solitamente sono piu strutturati e corposi

 

fonte: vinoegola