Atlante delle vigne di Langa, esce la nuova edizione di Carlo Petrini

Il marzo esce nelle librerie e sullo store online di Slow Food Editore, il nuovo Atlante delle vigne di Langa, scritto da Carlo Petrini che propone un percorso tematico tra vitigni, zone di produzione e vini di un territorio diventato celebre nel mondo per la sua enologia di qualità.

Atlante delle vigne di Langa: la nuova edizione

Il libro arriva a distanza di 34 anni dall’idea da cui ha avuto origine, così come attestato da Carlo Petrini, grazie al sostegno della Banca d’Alba. La veste grafica è ovviamente aggiornata come i contenuti ma l’opera conserva la vecchia impostazione fatta di mappe dei grandi cru da cui provengono vini di pregio mondiale, accompagnate dal quadro produttivo, dalla segnalazione delle etichette più importanti per ogni parcella e dalle storie dei grandi personaggi del vino locale.

Non potevano mancare anche nel nuovo Atlante delle vigne di Langa le testimonianze degli anziani del luogo e delle persone che hanno contribuito alla cura e alla fioritura di questo territorio, nonché le stesse che hanno tramandato oralmente i preziosi saperi su queste suddivisioni.

Un racconto affascinante sulle Langhe di ieri e di oggi che si chiude con le segnalazioni di cantine, ma anche osterie e ristoranti da visitare durante una sosta in Langa.

I condizionamenti del cambiamento climatico sull’enologia

La nuova edizione non poteva non tenere conto delle conseguenze, anche nel settore del vino, del cambiamento climatico il quale, da un lato, chiede ai viticoltori di porre grande attenzione alla questione delle annate e della gradazione alcolica e dall’altro, fa riflettere molto sull’esposizione delle uve, sull’altitudine ottimale per l’allevamento della vite e sulle caratteristiche degli stessi vitigni.

A oggi, l’Atlante è a tutti gli effetti un importante tassello della conoscenza storica di un territorio, la quale è preliminare a qualsiasi opera di valorizzazione. Quello che Carlo Petrini e gli autori rivolgono al lettore, quindi, è un invito a immergersi appieno nella storia e nella cultura del luogo per tracciare un futuro di speranza per chi verrà.

Fonte: Gazzetta del Gusto